La paròla di quésta settimana è:
/ciè-lo/
Cièlo, una delle paròle più usate da sèmpre nelle poésie, nelle canzóni d’amóre per sé stéssi e per gli altri. Si nòmina il cièlo quando si vuol èssere sognànti, quando si vuol suggellàre un amóre, un ricòrdo, un attimo di felicità immènsa. Il cièlo però è anche simbolo di tristézza, rabbia, melanconia. Con il nostro sguardo rivolto al cièlo racchiudiamo un pensièro felice ma anche un moménto triste che con nostalgia lo riportiamo alla ménte. O un moménto felice che óra è passato e non tornerà mai più.
Da sèmpre il cièlo è parte di nói, non sólo perché sópra la tèsta ma perché ogni giórno fa parte della nòstra quotidianità e scandisce la nòstra giornata e perché no, anche il nostro umóre.
Un cièlo cupo e piovóso mi rènde triste, un cièlo sènza una nuvola, mi rènde félice.
Ma da dove deriva veraménte la paròla cièlo?
Cièlo: secóndo il vocabolario Treccani, è la vòlta emisfèrica che sembra limitare vèrso l’alto la nòstra visione e la cui base circolare sembra posare sull’orizzónte.
La paròla cièlo deriva dalla radice indoeuropèa co- o cu- che a sua vòlta deriverebbe dalla paròla greca koilos il cui significato è di superficie cava. In grèco ci sono diverse varianti: da chaunos che significava “soffice” nel sènso di mòrbida da ispirare sensualità nelle fórme della donna a kyo, il cui vèrbo significava “aspetto un bambino”.
Coelum in latino, cielo in spagnòlo, cer in rumèno, ciel in francése.
Un cièlo che ci accoglie e ci avvolge quando siamo felici, ma lo stésso cièlo che ci taglia quando ci riporta rimpianti. Difatti cièlo deriva dal vèrbo latino “caedere” ovvéro tagliare.
Quindi l’etimo di cièlo è anche tagliare. Tagliare per dividere il móndo da cièlo a tèrra, dal presènte al ricòrdo tagliènte di un amóre finito ma che taglia e fa male, o che dev’essere tagliato e allontanato esattaménte come in vólo si taglia una nuvola in mèzzo al cièlo.
Se volete approfondire la rubrica ecco i riferimenti:
IG: attrice_disordinata
IN: Laura Pigozzo
PODCAST:
Parole a Peso e
Teatro Libera tutti (Spotify e Itunes)
Scrivete cosa ne pensate su: attricedisordinata@gmail.com oppure potete trovare la rubrica ogni giovedì sul corriere di Novara